Plexi Lusso promo!

Vi era piaciuto quel mio vecchio corto d'animazione... vero? ;)
Vi piacerebbe vederne uno nuovo, prossimamente?
























Plexy Lusso è un progetto della musicista Amy Kohn: cliccate sull'immagine o qui, e scoprirete di cosa si tratta...
Volete aiutarmi a promuovere questo bel progetto?
Amy ha già fatto un ottimo lavoro di promozione, ma resta solo una settimana per raggiungere il traguardo!
Se vi piace l'idea, potete linkare il progetto ai vostri network.
E potete anche finanziarlo, naturalmente, se volete... a partire da 1 $! :)
Grazie!

Ora














































Un mio disegno per il progetto Ora, per il diritto al Testamento Biologico.

– Nato da una canzone della rock band cremonese Diskanto, ispirata alla battaglia civile di Piero Welby, "Ora" è un progetto artistico a sostegno del Testamento Biologico (DAT), della libertà di ricerca scientifica sulle cellule staminali e per il diritto ad un fine vita scelto, consapevole e dignitoso – dal dvd, che contiene il videoclip della canzone, testimonianze e interventi, un libretto di disegni.

Vieoclip musicale del brano Ora:
Diskanto rock band

Testimonianze e interventi:
Mina Schett Welby
Marco Cappato (Associazione Luca Coscioni)
Paolo Beni (Arci)
Maria Antonietta Farina Coscioni (Deputato Radicale)
Andrea Brusoni (Arcicomics Cremona)
Maurizio Mori (Consulta Nazionale Bioetica)
Mario Riccio (il medico che ha seguito le fasi terminali della vita di Piero Welby)

Disegni:
Elena Accenti e Christian Neri
Lola Airaghi
Elisabetta Benfatto
Paolo Cossi
Manuel De Carli
Matteo Fenoglio
Mauro Ferrari
Patrizia Mandanici
Giuseppe Palumbo
Laura Scarpa

Promosso da:
Associazione Luca Coscioni
Arci
Arcicomics Cremona
Associazione Radicale Piero Welby
Diskanto rock band

Terre d'India

































Una mia tavola, realizzata durante il bellissimo corso con Chiara Carrer a Sarmede, da oggi in mostra.
Il tema di quest'anno è Il grande Albero delle Rinascite, fiabe delle Terre d'India: tutti i dettagli qui.

ANIMAls 25

E' in edicola da oggi l'ultimo numero di ANIMAls... come lo conosciamo.
Leggete l'editoriale di Laura Scarpa e seguite il blog della rivista fiduciosi.
Da parte mia, sono stata orgogliosa di essere tra gli autori del primo numero (timidissima, ma c'ero :) e lo sono di esserci adesso...






























... con alcune pagine dal mio taccuino.
Le ho chiamate Interviste non concesse: sono interviste involontarie, riportate velocemente a memoria.
Adesso lo sapete: state attenti a quel che dite a un fumettista.

21 settembre alla Fenice

Con il mio proverbiale tempismo, ecco qualche foto della mostra al teatro
La Fenice.
Ne approfitto per raccontare brevemente la storia di questo evento molto speciale: l'idea è di Alessandro Ragazzi, imprenditore veneziano appassionato d'arte
(ma dire appassionato è un eufemismo), che ha voluto riunire 34 illustratori
e due mosaicisti – il maestro Angelo Gatto e suo figlio Sandro – intorno
ad altrettanti brani dei Vangeli e la rappresentazione del volto di Cristo.
Per la lista degli illustratori rimando al post precedente, sono elencati tutti nell'invito (clic per ingrandire).

Foto di Pierluigi Orler, © dell'autore.
Le menti di questo progetto: Alex "The Buffalo" Ragazzi e le sue complici. Da sinistra: Andreina Parpajola, Nicoletta Bertelle, Elham Asadi, Arianna Papini e Valentina Salmaso.
Il mosaicista Angelo Gatto con Alex Ragazzi.
Molti degli autori (non tutti hanno potuto presenziare).
Il polittico (grazie ad Alessandra per la bella foto).
Il mio lavoro: Le tentazioni nel deserto dal Vangelo secondo Matteo.
Il mio lavoro... e io.
Anche se mossa, la mia preferita: io tra due donne fondamentali, la mia maestra e insegnante di Tecniche dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti, Onorina Frazzi, e la mia mamma, autrice della foto appena sopra (e anche del soggetto).
Au revoir!

Miracoli




































Dal comunicato stampa:
In mostra al Teatro La Fenice il prezioso polittico composto da un mosaico
e 34 illustrazioni provenienti da Italia, Francia, Spagna, Argentina e Iran (...).


«A ogni artista / illustratore è stato assegnato uno dei miracoli. Il volto al centro
è in mosaico. Tante voci provenienti da luoghi distanti nel tempo e nello spazio intonano un coro unico di colori e forme infinite. Ogni artista interpreta l'evento inspiegabile evocato dalla narrazione attraverso la propria spiritualità, il percorso poetico e la peculiarità dei materiali che ama usare. Memorie arcaiche e tempo presente si fondono affinché gli eventi narrati avvicinino tra loro i tanti linguaggi in un unico messaggio di pace» (Arianna Papini).

Un ritratto

Anche gli amici sono viaggi. 

«Tuttavia, cos'è viaggiare? Incontrare.
Il solo lessico importante è quello dell'appuntamento».
Roland Bartes, L'impero dei segni, Einaudi














































«Non ho mai saputo in che cosa consista la somiglianza in un ritratto.
Si può vedere se c'è o non c'è, ma resta un mistero. Ad esempio, le fotografie non hanno mai una "somiglianza".
Di una fotografia non ce lo si chiede neanche. La somiglianza ha ben poco a che fare con i lineamenti o le proporzioni.
Forse nasce da ciò che un disegno riceve, se due mire si incontrano come la punta di due dita».
John Berger, Sul disegnare, Libri Sheiwiller

Due giorni di vacanza

A Loretello e Marotta, nelle Marche.
 




 ***






























Su questa panca e queste sedie, sotto i caduti in guerra di Loretello, fra un'ora, quando il sole riempie la facciata, si siedono quattro donne anziane e una bambina.
Chiacchierano in un dialetto misto e musicale.
Le ho viste, mi sono affacciata alla finestra per fare la foto (volevo la stessa inquadratura!) ma se ne sono accorte: mi hanno puntato tutti gli occhi contro, simultanee, interrogative, e non mi sembrava bello scattare.
Mi è sembrato meglio dire buongiorno.
Le donne hanno risposto, buongiorno!

E così, se voltete, potete immaginarle.

In treno

Qualche impressione dai miei brevi spostamenti di quest'estate, che mi piace chiamare viaggi (lo sono sempre :)
















C'è uno scatolone per terra, con dentro delle piantine – di geraneo, credo –
e una ragazza, la padrona delle piantine, che si fa le unghie.
Il controllore è cortese e chiede «permesso».
Davanti a me c'è una signora favolosa con una camicia a motivi floreali verdi

e azzurri. Ho cercato di disegnarla (ha gli occhi azzurrissimi) ma ho avuto poco tempo. L'espressione corrucciata, comunque, è per il sole.
La signora ha una faccia larga tutta minuziosamente ricamata dalle rughe. Tutta la parte sotto il mento è rilassata ed è un largo, tenerissimo cuscino increspato.
La signora chiude gli occhi serafica, appoggia la testa al sedile, la sua faccia
si allarga ancora.
Ha un rossetto rosa forte, la camicia gialla e tropicale.
Di fronte alla ragazza che si fa le unghie c'è un ragazzo che la guarda.

Sembra che tutti stiano tornando a casa, per qualche motivo.
Vado in bagno tre carrozze più in là, perché la toilette vicina a noi è rotta.
Quando torno la signora gialla mi chiede se il bagno è lontano. Le dico di sì.
Sorride e dice che lo sa, che quel bagno lì è sempre rotto, che l'altro bagno è a tre carrozze di distanza da dove siamo. Lei quel treno lo prende tutte le settimane.

E ride. Conosce bene quel treno, perché lo prende tutte le settimane.
Fruga nella borsa, sposta mutande e ciabatte, poi tira fuori qualcosa da mangiare.
Anche lei torna a casa.

Danza del vento

Il mio primo cortometraggio!



L'ho fatto per un esame dell'Accademia di Belle Arti, con l'aiuto di Raffaele Luponio – l'insegnante di tecniche di animazione al Liceo Artistico di Padova –
che in questi giorni ha messo su youtube tutti i video usciti dal suo laboratorio.
E' stata una sorpresa: la mia versione del video è in videocassetta, e non lo vedevo da anni...

C'era sei volte

Durante il mese di marzo ho fatto un ciclo di sei laboratori con le classi quinte delle Scuole Primarie di Camposampiero e Rustega (provincia di Padova).
copertina del libro realizzato dai ragazzi della Scuola Primaria di Rustega






















In occasione della fiera tradizionale di Rustega (il paesino dove sono cresciuta!) la scuola ha allestito una mostra dedicata ai lavori dei ragazzi, tra i quali il progetto che abbiamo realizzato insieme.


Io preparavo le prime due pagine di un potenziale libro illustrato, testo e immagine (ogni volta un incipit diverso, ecco il perché del titolo del post) e i bambini continuavano il lavoro.
Un grazie speciale al mio ispiratore, l'inesauribile Gianni Rodari, e uno all'infallibile Francesco Frosi, che mi ha dato preziosi consigli.

Di seguito vedete il libro fatto dalla classe quinta della Scuola di Rustega.
























Volete sfogliarlo anche voi?